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Raffaella Manetta
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Fashion System 2020

Moda Post Covid: l’evoluzione del Fashion System 2020

Moda e futuro, il fashion post covid come sarà? Di sicuro diverso e tutti ne sono convinti, stilisti e consumatori. 

Tutto lo sfarzo che girava intorno al Fashion System – presentazioni, sfilate, party, feste – sembrano ormai dei ricordi lontani. La Moda post Covid non può prescindere dal presentare i prodotti del Fashion System, ma dovrà sicuramente ridimensionarsi pur mantenendo alto il loro standing. 

Capire come sarà il futuro della moda e anche della ristorazione è abbastanza complesso. Siamo ancora in una fase di passaggio, dove sicuramente c’è molta ansia. Il futuro breve, contingente dovrà vedere la moda più impegnata dal punto di vista sociale e culturale.

C’è un momento di ripensamento e di riflessione, ma abbiamo reagito a tutte le crisi e reagiremo anche a questa. 

La comunicazione Digitale Post Covid

Comunicazione Post Covid

Il cambiamento epocale dei grandi marchi, ma anche dei designer emergenti, sposta la comunicazione sempre di più sui social network per creare le connessioni tra brand e consumatori finali. 

Con l’avvento del lockdown tutte queste procedure sono state implementate per dare una maggior fruizione dei loro know how e per essere sempre più vicini ai loro consumers.  

Questa tragedia ha messo tutti i brand di moda, e non solo, nelle condizioni di riflettere e di capire cosa c’era prima che non andava. Gli aspetti, che prima sembravano imprescindibili, era purtroppo questa corsa continua a mettere sul mercato collezione su collezione. 

Con cinque collezioni a stagione, c’è il rischio di immettere su un mercato saturo troppo prodotto, una quantità enorme di prodotto e di svilire anche il tuo stesso lavoro. 

Questa esperienza, e il mondo “nuovo” post Covid, ci abbia insegnato ad apprezzarsi di più ciò che ci circonda.

Lusso taglia 30-80% di pubblicità su riviste e giornali

Il lusso europeo taglia dal 30 all’80% della pubblicità e pesa su riviste e giornali, dov’era già in calo generale. Lo rileva Bloomberg, citando l’agenzia di marketing digitale Digital Luxury Group.

Moda post Covid 19

Una perdita ingente, se si conta che lo scorso anno il settore si stima abbia impegnato in riviste e giornali il 26% del budget da 2,9 miliardi di dollari. 

Tra gli esempi, Elle francese, dove i profumi Chanel, Lancome e Yves Saint Laurent sono tra i pochi grandi che hanno fatto pubblicità la scorsa settimana, rispetto all’advertising precedente.

L’AD di L’Oreal, Jean-Paul Agon, il 16 aprile aveva spiegato lo stop durante il lockdown: “Quando i negozi sono chiusi, non ha senso fare pubblicità, può anche essere frustrante pubblicizzare prodotti che non si possono acquistare”.

Fase 2: riaperte 82% di PMI, ma 30% teme chiusura definitiva

A due settimane dall’avvio della Fase 2, delle quasi 800mila imprese del commercio e dei servizi che sono potute ripartire, l’82% ha riaperto l’attività: il 94% nell’abbigliamento e calzature, l’86% in altre attività del commercio e dei servizi ma solo il 73% dei bar e ristoranti.

Il 30% delle imprese che hanno riaperto, rimane elevato il rischio di chiudere definitivamente a causa delle difficili condizioni di mercato, dell’eccesso di tasse e burocrazia e della carenza di liquidità.

I nuovi scenari del Fashion System 2020

Gli imprenditori hanno volontà di riaprire nonostante le difficoltà, ma c’è il rischio di una tempesta perfetta: da una parte i pesanti costi della Fase 2 e le poche entrate, dall’altra una crisi di liquidità che persiste e si aggrava e che richiede che le misure previste dal Decreto Rilancio siano attuate al più presto.

Serve meno burocrazia e una accelerazione delle iniziative anticrisi dalla quale dipende la ripartenza dell’economia e il futuro del nostro Paese.

Relatori Speech Fashion System 2020 

Questa puntata, diversamente dalle precedenti, vedrà come protagonisti dello speech quattro professioni della comunicazione digitale. 

Alessandra Bonini, che ormai tutti conoscerete come Social Media e Influencer Marketing aprirà il talk show condividendoci i nuovi upgrade della comunicazione post covid.

A seguire avremo la testimonianza del Creative Director A. Dotti che insieme al suo team ha lanciato una nuova visione di comunicazione digitale che rompe gli schemi precedenti. 

Il viaggio di stopinteractive parte dalla nuova genesi e dal peccato originale. Il nuovo peccato originale è la bellezza, un concetto nato osservando una società assopita che reputa ciò che dice la massa sia giusto.

StopInteractive ha come obbiettivo di sdoganare questo concetto celebrando attraverso la sua immagine la vera bellezza: l’inclusività, l’originalità, la personalità, la scoperta del vero “io” più intimo.

Stopinteractive è il primo magazine formattato specificamente per Instagram.

A seguire ci collegheremo in Giappone con l’Hairstylist e collaboratore di StopInteractive Shinichi Morita che ci darà una visione oltreoceano dei progress che ha vissuto durante il lockdown e dell’attuale fase due.

Concluderemo in bellezza, tornando in Italia, con il Fotografo e collaboratore di StopInteractive Mario Gramegna

Un ringraziamento speciale va a Costanza Castiglioni con il supporto grafico. Non perdetevi la Direct di mercoledì 10 Giugno alle ore 21.00 sull’account IG @raffaellamanetta 

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