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Raffaella Manetta
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FASHION

London Fashion Week

Dopo l’apertura della fashion week newyorkese i riflettori si spostano a Londra dove la sfilata diventa Arte.

London Fashion Week si evolve con le installazioni artistiche, inaugurazioni di temporary store ed eventi aperti al pubblico. Storicamente l’ingresso agli show erano blindati e si entrava solo su invito.

Il BFC ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di fare della LFW una celebrazione culturale in tutta la città, la City Wide Celebration, che introdurrà la moda ad un bacino di utenti sempre più ampio.

Non sono mancati gli inviti settoriali per buyer, giornalisti, influencer e celebrità.

La settimana della moda londinese ha avuto un programma molto inteso con oltre 66 marchi, 74 negozi e 170 eventi che sono stati svolti tutti tra venerdì 13 e martedì 17 settembre.

London Fashion Week

Londinesi e turisti hanno potuto utilizzare l’hashtag #LFW nelle facciate dei negozi e nelle vetrine della metropoli per identificare i partner che hanno preso parte alla “City-Wide Celebration”, performance ed eventi.

Il pubblico, inoltre, ha partecipato attivamente ad una serie di installazioni che sono state realizzate per la London Fashion Week.

I principali brand di Parigi, nelle ultime stagioni, hanno iniziato ad invitare i loro VIS (Very Important Shoppers, ovvero i clienti più fedeli) agli show, facendogli vivere un’esperienze in stile influencer.

Browns, la boutique di moda più famosa delle isole britanniche, ha festeggiato il lancio del nuovo brand di Peggy Gou, Kirin, con un’apparizione in negozio della designer presso lo store ad East London del retailer, Browns East, 21 Club Row E2.

Non è necessario essere della stampa per partecipare all’evento, che offrirà bevande, musica e la possibilità di acquistare una maglietta esclusiva in edizione limitata che può essere personalizzata da Peggy.  

La London Fashion Week sta prendendo una piega decisamente più populista.

London Fashion Week

Nel quartiere di Mayfair, Burberry, il più grande marchio della Gran Bretagna, ha offerto una colazione nel suo caffè aperto tutto il giorno “Thomas’s”, situato all’interno del flagship store di Regent Street 121.

Mentre in una vena più populista, The Gap ha celebrato l’indaco in un pop-up store a Brewer Street, nel quartiere di Soho, insieme a un workshop sul ricamo dei jeans “Embroider Your Denim”.

In Carlos Place 5, il colosso del retail online Matchesfashion ha invitato il team del ristorante East London, fondato da David Waddington e Pablo Flack, per l’evento in questa location molto trendy.

Mentre al piano terra è stata posizionata una installazione di Moncler Genius x Richard Quinn.


London Fashion Week - 
Moncler Genius x Richard Quinn.

La nota stilista Venetia Scott ha presentato una retrospettiva personale chiamata Fragile Face Lay Flat Exhibition.

Mulberry ha invitato gli artigiani della sua fabbrica nel Somerset a mostrare le loro abilità nel suo flagship di Regent Street. 

River Island ha messo a disposizione un centro di bellezza gratuito su Oxford Street.

Infine, l’amatissimo May Fair Hotel vicino a Green Park ha celebrato il suo 11° anniversario come The Official Hotel of LFW presentando la residenza del designer Osman Yousefzada, il tutto impreziosito dai cocktail realizzati ad arte del May Fair Bar.

Con tutte queste attraenti distrazioni, la London Fashion Week prende una piega diversa rispetto alle precedenti edizioni, andando, in qualche modo, a contrapposi con le sfilate di moda!

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8 commenti

Mina Masotina 26 Settembre 2019 at 14:45

Devo dire che è un aspetto che ho notato anche nella FW di Milano da qualche anno: ormai non ci sono più solo eventi e sfilate, ma la moda è sempre più per strada, nei musei, nei café…

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fra 26 Settembre 2019 at 14:57

una FW che ho sempre seguito poco, ma che credo possa sottendere interessanti potenzialità e sviluppi

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Francesca Maria Battilana 26 Settembre 2019 at 20:13

Mi ricorda molto il fuori salone a Milano e devo dire che queste nuove modalità di presentare le novità in maniera più populista non mi dispiace affatto

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Esmeralda 26 Settembre 2019 at 20:33

Credo che sia emozionante poter vivere di persona una fashion week. Quella di Londra in modo particolare.

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Sheila 26 Settembre 2019 at 21:06

Mamma mia che belle collezioni grazie di averle condivise

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Erika Cammarata 26 Settembre 2019 at 22:01

Mi piace molto questa cosa. Aprire la moda ai musei e ai caffè, la fa diventare una cosa di tutti e non solo relegata all’interno degli atelier o sfilate vere e proprie. Si scende in strada, perché la moda, con i suoi colori e le sue forme, è anche protesta, è un urlo, e le urla si odono meglio in strada. Io trovo che questa FW londinese abbia davvero qualcosa di artistico, per lo meno dalle foto che hai postato. Molti colori e particolari interessanti.

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Maria Domenica Depalo 26 Settembre 2019 at 22:25

Stile, abiti e moda: la London Fashion Week riserva sempre grandissime sorprese e novità agli amanti della moda e ai creativi in genere. Peccato non poterci essere.
Maria Domenica

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Martina Corradetti 27 Settembre 2019 at 12:06

La London Fashion Week è da sempre una delle mie preferite, per le strade si respira il profumo dell egocentrismo, quello frenetico!

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