Riutilizzare, Riciclare, Reimmaginare: I Tre Principi Fondamentali della Collezione Primavera/Estate 2026 di Moschino. Ideata dal direttore creativo Adrian Appiolaza, questa collezione si fonda su tre principi chiave:
- Riutilizzare implica ripensare, ricalibrare e rivalutare.
- Riciclare significa riconsiderare, riesaminare e reclamare.
- Reimmaginare è rivitalizzare, riconcettualizzare e ridefinire.
L’Essenza della Moda
Questi concetti affondano le radici nel mondo della moda e in una maison storica, dove il futuro si costruisce nel rispetto e nella reinterpretazione del passato, e dove l’innovazione scaturisce da ciò che ci circonda.
“Niente. Molto realizzato con poco.” Questa è l’essenza dell’Arte Povera, un movimento artistico italiano, anarchico e ironico.
Qui, più che un’ispirazione, si crea un’affinità elettiva che dialoga con le filosofie del fondatore Franco Moschino, le cui idee continuano a vivere nella maison che porta il suo nome.
I principi di questo movimento, come il ritorno alla semplicità e l’energia dinamica, si traducono in una collezione che celebra l’ingegnosità creativa come strumento di trasformazione.
I capi esistenti vengono ricalibrati: abiti stropicciati, rattoppati e combinati diventano materia prima per nuove creazioni, tra cui vestiti e accessori.
Materiali umili come sacchi di juta, corda e legno vengono sublimati, mentre fiori dal gusto naïf si trasformano in poetici ricami su abiti e completi; sacchi di patate diventano un top e una gonna da sera.
Un Nuovo Concetto di Lusso
Questa collezione invita a riflettere sui valori e sul significato del lusso, che qui assume una nuova dimensione. Il lusso è evocato dalla manualità, dall’artigianato e dalla gioia del creare, rendendo l’ordinario straordinario.
C’è un senso di curiosità e sorpresa: i materiali si trasformano al tatto, diventando altro. Una gonna da sera a corolla è realizzata in crinolina, normalmente nascosta, e le maglie sono lavorate con rafia tecnica riciclata dalla plastica.
Gli accessori giocano con la percezione: la pelle sembra cartone, sigillata da un nastro con la scritta “Fragile”; una confezione di mele e un fascio di giornali diventano borse. La “Tie Me Bag” si trasforma in gomma o viene “vestita” con le stampe della collezione.
Riscoprire l’Eredità di Franco Moschino
Così, riciclare significa anche riscoprire riferimenti all’eredità di Franco Moschino: lo Smiley, gli effetti trompe-l’œil, e le stampe di giornale dei primi anni ’90, ora reinterpretate con sole buone notizie.
La lettura ironica del contemporaneo di Moschino persiste. Come allora, c’è un amore ossessivo per la moda, vista come vera espressione dell’immaginazione e un gioco con i vestiti.
Questa collezione è una scoperta dello stupore nell’ordinario, del “qualcosa” dentro al “niente”.









